Business plan: a colori o in bianco e nero?
Docfin analizza o redige dei business plan che sono molto utili nelle trattative di M&A.
Il business plan è utile perché sintetizza i contenuti e le caratteristiche del progetto imprenditoriale. Viene utilizzato sia per la pianificazione e gestione aziendale che per la comunicazione esterna, in particolare verso potenziali finanziatori o investitori.
Per l’impostazione del business plan sono possibili 2 tipologie di approcci:
1) Proiezioni a colori. Sicuramente è la metodologia dominante dove si vedono incrementi di fatturati quasi sempre a 2 cifre percentuali e utili stratosferici. Non sempre viene spiegato come si possono raggiungere risultati così mirabolanti ma si mettono almeno 10 pagine di indici di bilancio costruiti sul nulla perché i dati di base sono tutti nel libro dei sogni.
Hanno il vantaggio di far sembrare molto attraente il business e lo svantaggio che se l’analista è rigoroso si innervosisce perché si sente preso in giro.
2) Proiezioni in bianco e nero. Le vedo molto più raramente. Si prevede un percorso di crescita prudenziale (i business plan in calo non li fa mai nessuno…) con utili in leggero aumento.
Lo svantaggio del business plan in bianco e nero comparato al business plan a colori, è che il primo è molto meno attraente e può portare a scoraggiare l’acquirente o investitore che magari sta facendo uno screening rispetto a più possibilità di investimento; il vantaggio è che il business plan in bianco e nero è sostenibile con argomentazioni razionali che a volte si verificano pure….
A me piacciono i business plan in bianco e nero, possibilmente basati su assunzioni molto solide perché reali. A mio parere le assunzioni che portano alla stima dei numeri sono più importanti delle cifre che risultano dalla proiezione.