Acquisto di azienda in crisi
Oggi sono molto frequenti le operazioni di acquisto di azienda in crisi, che però non sia ancora entrata in una procedura concorsuale;
Di seguito i miei suggerimenti nel caso di valutazione di acquisto di un’azienda in crisi.
1. Valutare con grandissima prudenza la struttura dell’ operazione; l’affitto ramo d’azienda è quasi sempre da considerare anche se poi si arriva, alla fine del periodo, all’acquisto del ramo. Quando si entra in questa seconda fase l’acquirente può essere chiamato a rispondere in solido dei debiti che risultavano dalle scritture contabili. Va quindi fatta sin dal principio un’analisi accurata della situazione debitoria.
2. Trattandosi di un’azienda in crisi la valutazione economica non può che essere a grandissimo sconto.
3. E’ bene porre particolare attenzione alle voci di attivo dello stato patrimoniale. Queste infatti sono quasi sempre sopravvalutate. In particolare i crediti contengono voci non incassabili e quindi le scritture vanno analizzate dettagliatamente cliente per cliente. Il magazzino ha sicuramente merci obsolete e quindi bisognerà effettuare un’analisi sull’anzianità e fruibilità delle stesse. Le immobilizzazioni immateriali non sono quasi mai reali. Le immobilizzazioni materiali possono infine essere gonfiate per mancato ammortamento o capitalizzazioni.
4. E’ inoltre fortemente consigliato curare con grande precisione gli aspetti legali che riguardano il perimetro dell’operazione, sulle rappresentazioni che vengono fornite e le garanzie.
5. Grande attenzione nella fase di due diligence e al calcolo corretto della posizione debitoria totale.
La considerazione finale è che l’acquisto di azienda in crisi è in genere un’operazione più rischiosa e più complessa delle altre; Il vantaggio sta nel ritorno dell’investimento che è decisamente superiore!