valutazione d'azienda

La valutazione d’azienda è un tema sempre più importante nello sviluppo di una strategia di crescita aziendale.

L’acquisizione di nuove quote di mercato, come anche lo sviluppo di mercati esteri, attraverso operazioni di acquisizione è diventata una pratica piuttosto comune in quanto permette di ottenere ottimi risultati in tempi relativamente brevi e a costi decisamente ridotti rispetto ad azioni di sviluppo che sfruttano unicamente forze interne aziendali.

In questo contesto diventa estremamente importante comprendere, sia in una ipotesi di cessione come anche di acquisizione, quali sono le metodologie di valutazione adottate e quali sono le caratteristiche di un’azienda che contano agli occhi di un valutatore.

Ci sono diversi metodi quantitativi comunemente accettati sulla valutazione d’azienda: metodo multipli, metodo del patrimonio netto rivalutato ed altri.

Quello che mi preme lasciarvi oggi è invece una breve lista sempre utile per inquadrare la propria azienda ed estremamente importante se si entra in un processo di valutazione.

Ecco i punti che esamina un valutatore e che condizioneranno la somma che potrò ragionevolmente chiedere in una negoziazione.

  • Quota di mercato
  • Esistenza di prodotti con un forte marchio, oppure prodotti brevettati
  • Clientela diversificata, nessun cliente deve superare ad esempio il 10% del totale delle vendite
  • Flussi di cassa ottimizzati con buone condizioni di incasso clienti e pagamento fornitori
  • Un buon management team con più di una figura chiave
  • Pochi competitor (a volte grazie ad un posizionamento di nicchia)
  • Prodotti all’inizio del ciclo di vita o posizionamento su mercati emergenti
  • Capacità di aumentare la produzione con i macchinari esistenti non obsoleti
  • Non avere azioni legali o fiscali pendenti o particolari problematiche ambientali o contrattuali
  • Una forte componente anticiclica (ad esempio settore alimentari o con forte ruolo dell’assistenza tecnica)
  • Capacità previsionali e prevedibilità del business stesso (ad esempio con contratti di lungo periodo o con forte rigidità al cambiamento da parte della clientela)

Sono d’accordo che un’azienda che riesca a performare su tutti i punti citati esista solo in un mondo ideale. È comunque utile soffermarsi sugli aspetti in cui ci si sente fragili e provare a vedere cosa è migliorabile. È uno sforzo che non porta unicamente a una buona gestione ma diventa un effettivo aumento di valore nel caso ci si voglia proporre al mercato.