Acquisto e vendita di azienda a società straniere
L’acquisto e la vendita di aziende a società straniere (cosiddette “operazioni cross border”) sono sempre più frequenti.
Purtroppo, stando a molte statistiche, l’Italia si caratterizza per un essere un paese di “prede”, difficilmente siamo dei “cacciatori”. I dati infatti dimostrano che in materia di acquisto e vendita di azienda a società straniere, in media 3 operazioni su 4 sono di società estere che acquisiscono una società italiana e solo 1 su 4 viceversa.
Tra le motivazioni che possono favorire lo sviluppo di questo trend si possono identificare:
1) L’aspetto dimensionale delle aziende che caratterizza il nostro tessuto economico. L’Italia è infatti caratterizzata dalla predominanza di piccole e medie aziende. Queste ultime, proprio per il fatto di essere piccole difficilmente possono essere dei predatori in quanto non sono strutturate per affrontare un mercato estero in un ottica di acquisizione.
2) Gran parte delle nostre aziende sono a conduzione familiare. Queste aziende hanno una minore propensione all’internazionalizzazione rispetto ad aziende manageriali che hanno sviluppato una cultura interna certamente più propensa a considerare anche i mercati esteri (per il manager l’operazione cross border è motivo di prestigio inoltre, può avere una tranquillità diversa in quanto non rischia “del suo”…)
3) Sebbene il popolo italiano sia molto bravo ad autocommiserarsi ha in realtà una creatività unita ad eccellenti capacità tecniche che hanno generato delle vere e proprie eccellenze riconosciute a livello globale. Siamo quindi delle prede perfette per chi ha la capacità e la struttura per “vederci lungo”
4) Le aziende italiane utilizzano pochissimo la borsa e i fondi di private equity e quindi, basandosi solo sulle proprie risorse e il canale bancario attualmente decisamente impantanato, difficilmente hanno le risorse finanziare per affrontare un’operazione di acquisto crossborder.